Mario Celso

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La Notte degli Oscar

MARIO CELSO , UNA CARRIERA DA OSCARThe world of Irem (Edizione speciale, maggio 1992)

Il 13 dicembre dello scorso anno alla Irem di Sant’Antonino di Susa arrivò un fax dagli Stati Uniti. La cosa apparentemente non aveva niente di straordinario per un’azienda che opera nel mercato internazionale da decenni, esportando i propri prodotti in 60 diverse nazioni. Questa volta però nel documento non si parlava di dati tecnici, né di richieste commerciali. L’autore, Karl Malden, Presidente dell’Academy of Motion Pictures Arts and Sciences, comunicava a Mario Celso, fondatore della IREM, l’assegnazione dell’Oscar al merito tecnico-scientifico, in particolare per la realizzazione del raddrizzatore elettromeccanico per prodotti cinematografici, l’apparecchiatura dalla quale sarebbe nata e si sarebbe sviluppata l’impresa aziendale della Irem.

Tre mesi dopo, il 7 marzo del 1992, nella tradizionale cornice di eleganza e mondanità del Century Plaza Hotel di Los Angeles, Mario Celso ha ricevuto il suo Oscar, il premio più famoso e prestigioso del cinema dalle mani di un cordialissimo Tom Hanks, il celebre attore americano conduttore della serata, che, invitando sul palco il fondatore della IREM, ha dichiarato: “Stasera siamo qui per rendere omaggio a Celso e al suo lavoro pionieristico nel progetto, nello sviluppo e nella produzione di apparecchi per l’alimentazione degli archi a carbone, delle lampade Xenon e per gli accenditori usati nella proiezione cinematografica. Dagli archi a carbone degli anni ’30 fino alle lampade ad arco di oggi, Mario Celso è stato all’avanguardia sviluppando progetti innovativi per l’accensione ed il funzionamento di queste fonti luminose. Per il suo continuo e pionieristico impegno in questo campo, l’Academy è orgogliosa di consegnare l’Oscar al merito tecnico-scientifico a Mario Celso”.

Celando la sua grande emozione con un pizzico di umorismo Celso ha replicato: “Mi sembra un sogno, finora avevo visto queste cose solo nei film. Vi prego di scusare la mia pronuncia influenzata dal mio dialetto montanaro. Uno scrittore italiano disse: “Amare il proprio lavoro costituisce la migliore approssimazione concreta alla felicità sulla terra”. Siccome questo è stato vero per me per molti anni, questo premio è un di più… ma vi prego di non riprendervelo! Ne sono molto orgoglioso. Vorrei ringraziare il comitato e Karl Malden, il Presidente dell’Academy, che molte volte ha fatto trattenere il fiato agli italiani con il telefilm Le strade di San Francisco”. Celso ed il suo lavoro entrano così nella storia del cinema con un riconoscimento che è lo stesso dato ad attori e registi: nel tradizionale elenco pubblicato da Variety, il giornale più importante dello spettacolo americano, il suo nome è accanto a quello di Jodie Foster, Jack Palance, Anthony Hopkins, Jonathan Demme. Il 60% dei proiettori cinematografici del mondo che mostrano il lavoro di queste star funziona perfettamente con i raddrizzatori creati dall’azienda di Mario Celso.